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دانلود کتاب PROSPETTIVE OCSE 2018 SULLA POLITICA DELLA REGOLAZIONE.

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PROSPETTIVE OCSE 2018 SULLA POLITICA DELLA REGOLAZIONE.

مشخصات کتاب

PROSPETTIVE OCSE 2018 SULLA POLITICA DELLA REGOLAZIONE.

ویرایش:  
نویسندگان:   
سری:  
ISBN (شابک) : 9789264311954, 9264311955 
ناشر: ORGANIZATION FOR ECONOMIC 
سال نشر: 2019 
تعداد صفحات: 280 
زبان: English 
فرمت فایل : PDF (درصورت درخواست کاربر به PDF، EPUB یا AZW3 تبدیل می شود) 
حجم فایل: 5 مگابایت 

قیمت کتاب (تومان) : 50,000



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فهرست مطالب

Prefazione
Ringraziamenti
Indice
Acronimi e abbreviazioni
Guida per il lettore
Sintesi
Capitolo 1. Panoramica: perchè la qualità del processo normativo interno è importante?
	Leggi e regolamenti sono uno strumento fondamentale per formulare misure di intervento a supporto del benessere e della performance economica
	Leggi e regolamenti potrebbero essere percepite come onerose e inadeguate
	Nonostante le aspettative, la regolamentazione rimane, in larga misura, uno strumento di intervento scarsamente verificato
	Considerata la posta in gioco, promuovere la qualità di leggi e regolamenti è essenziale
	La politica della regolazione è ancora più importante dati i mutamenti trasformativi e dirompenti nelle nostre società ed economie
	L’accresciuta concatenazione tra le economie mette sotto pressione le capacità di regolamentare
	La sfiducia nelle istituzioni tradizionali sta crescendo
	La governance della regolamentazione deve essere al centro dell’azione pubblica… lo è davvero?
	Note
	Riferimenti bibliografici
Capitolo 2. Tendenze recenti nelle pratiche di gestione della regolamentazione
	Risultati principali
	Introduzione
	Contenuto delle politiche della regolazione
	Tendenze generali nell’adozione degli strumenti di gestione della regolamentazione
	Il coinvolgimento dei destinatari dell’intervento
	L’analisi dell’impatto della regolamentazione (AIR)
	Valutazione ex post
	Riferimenti bibliografici
Capitolo 3. Il panorama istituzionale della politica e del controllo della regolamentazione
	Risultati principali
	Introduzione
	Che cos’è il controllo della regolamentazione e perché è importante?
	L’assetto istituzionale per la politica della regolazione e l’organizzazione delle funzioni di supervisione
	In che modo gli organi di supervisione si organizzano per adempiere al proprio mandato?
	L’efficacia e gli impatti del controllo della regolamentazione
	Note
Capitolo 4. Migliorare la governance dei regolatori e l’applicazione della normativa
	Principali risultati
	Introduzione
	L’attuazione degli atti regolatori è un elemento fondamentale della politica della regolazione
	I regolatori e gli organismi di sorveglianza dispongono di una posizione ideale per chiudere il ciclo della politica della regolazione
	L’importanza di solide strutture di governance
	La flessibilità è essenziale in un contesto in rapido cambiamento
	Coordinamento tra gli organi responsabili dell’attuazione normativa
	Rapporti con il corpo legislativo e creazione di un’atmosfera di fiducia
	Creare una cultura basata sull’indipendenza
	Quadri di finanziamento autonomi
	Capacità idonee per la gestione e l’analisi dei dati
	Cambiare le modalità di applicazione dei regolamenti e di promozione dell’ottemperanza alle norme
	Note
	Riferimenti bibliografici
Capitolo 5. Promuovere una migliore regolamentazione con la cooperazione regolatoria internazionale
	Principali risultati
	Introduzione: che cos’è la cooperazione regolatoria internazionale e cosa significa per i regolatori?
	Pratiche dei regolatori nazionali nell’ambito della cooperazione regolatoria internazionale
	Attività normativa delle organizzazioni internazionali e correlazione tra gli sforzi per attuare una cooperazione regolatoria internazionale a livello nazionale e internazionale
	Riferimenti bibliografici
	Note
Capitolo 6. L’analisi comportamentale: uno strumento per migliorare la regolamentazione e i risultati
	Principali risultati
	Introduzione
	In che modo i Paesi utilizzano l’analisi comportamentale?
	Uno sguardo al futuro: possibili sviluppi dell’analisi comportamentale
	Note
	Riferimenti bibliografici
Capitolo 7. Profili per paese
	Australia
	Austria
	Belgio
	Canada
	Cile
	Colombia
	Corea
	Costa Rica
	Danimarca
	Estonia
	Finlandia
	Francia
	Germania
	Giappone
	Grecia
	Irlanda
	Islanda
	Israele
	Italia
	Lettonia
	Lituania
	Lussemburgo
	Messico
	Norvegia
	Nuova Zelanda
	Paesi Bassi
	Polonia
	Portogallo
	Regno Unito
	Repubblica Ceca
	Repubblica Slovacca
	Slovenia
	Spagna
	Stati Uniti
	Svezia
	Svizzera
	Turchia
	Ungheria
	Unione europea
Allegato A. L’indagine 2017 dell’OCSE sugli indicatori della regolamentazione e gli indicatori compositi
Glossario
Tabella 3.1. Funzioni di controllo della regolamentazione e compiti principali
Tabella 3.2. Meccanismi per il controllo della qualità
Tabella 4.1. I soggetti implicati in ogni fase del ciclo della regolazione
Tabella 4.2. Governance interna ed esterna degli organi regolatori
Tabella 5.1. Esempi di policy nazionali in tema di IRC
Figura 1.1. Tendenze nella percezione del carico legato alla conformità ai requisiti
Figura 2.1. Un approccio trasversale per la qualità della regolazione
Figura 2.2. Requisiti di consultazione e AIR per le leggi di inziativa parlamentare
Figura 2.3. Applicazione del coinvolgimento dei destinatari dell’intervento e della AIR alle leggi di iniziativa parlamentare
Figura 2.4. Relazioni sulla performance degli strumenti di gestione della regolamentazione
Figura 2.5. Punteggi degli indicatori compositi, medie OCSE 2018
Figura 2.6. Indicatori compositi: coinvolgimento dei destinatari dell’intervento nell’elaborazione della legislazione primaria, 2018
Figura 2.7. Indicatori compositi: coinvolgimento dei destinatari dell’intervento nello sviluppo della normativa secondaria, 2018
Figura 2.8. Requisiti per il coinvolgimento dei destinatari dell’intervento
Figura 2.9. Consultazione con le parti interessante durante fasi diverse del processo normativo
Figura 2.10. Documenti disponibili a supporto del coinvolgimento dei destinatari dell’intervento, attinenti alla legislazione primaria, nelle fasi preliminari del processo normativo
Figura 2.11. Documenti disponibili a supporto del coinvolgimento dei destinatari dell’intervento, attinenti alla legislazione primaria, nelle fasi successive del processo normativo
Figura 2.12. Il coinvolgimento dei destinatari dell’intervento nella valutazione ex post
Figura 2.13. Periodi minimi per la consultazione pubblica
Figura 2.14. Forme di coinvolgimento dei destinatari dell’intervento
Figura 2.15. Impiego delle TIC per coinvolgere le parti interessate in fasi diverse del processo normativo
Figura 2.16. Elenchi online per la pianificazione futura della regolamentazione
Figura 2.17. Informare il pubblico sulle consultazioni future
Figura 2.18. Riscontro e utilizzo dei commenti forniti nel corso delle consultazioni
Figura 2.19. Indicatori compositi: L’analisi dell’impatto della regolamentazioneper elaborare la legislazione primaria, 2018
Figura 2.20. Indicatori compositi: L’analisi dell’impatto della regolamentazioneper l’elaborazione della legislazione subordinata, 2018
Figura 2.21. Requisiti formali per la AIR
Figura 2.22. La AIR nella pratica
Figura 2.23. Eccezioni verso la conduzione della AIR
Figura 2.24. Se la AIR non viene condotta, è necessario un esame post implementazione?
Figura 2.25. Test di soglia per la AIR
Figura 2.26. Analisi dei costi e dei benefici per la legislazione primaria
Figura 2.27. Analisi dei costi e dei benefici per la legislazione secondaria
Figura 2.28. Analisi degli effetti distributivi
Figura 2.29. Tipologie di impatti valutati durante la AIR
Figura 2.30. Indicatori compositi: la valutazione ex post per la legislazione primaria, 2018
Figura 2.31. Indicatori compositi: la valutazione ex post per la legislazione subordinata, 2018
Figura 2.32. Requisiti per la valutazione ex post
Figura 2.33. Adozione sistematica di una metodologia per le valutazioni ex post
Figura 2.34. Esami ad hoc del corpus normativo condotti negli ultimi 12 anni
Figura 2.35. Impiego delle “regole di collegamento tra il corpus e il flusso normativo”
Figura 3.1. Logica per costituire un organo responsabile del controllo della qualità degli strumenti di gestione della regolazione
Figura 3.2. Copertura delle funzioni di controllo della regolamentazione nei vari Paesi
Figura 3.3. Unione delle funzioni di supervisione ricoperte dai vari organi incaricati
Figura 3.4. Numero di organi responsabili delle diverse funzioni di supervisione
Figura 3.5. Collocazione degli organi con funzioni di supervisione
Figura 3.6. Collocazione degli organi responsabili del controllo della qualità degli strumenti di gestione della regolazione
Figura 3.7. Strumenti di gestione della regolazione affidati agli organi incaricati del controllo della qualità
Figura 3.8. Collocazione degli organi responsabili delle diverse funzioni di supervisione
Figura 3.9. Aspetti centrali della funzione di formazione e orientamento
Figura 3.10. Collocazione degli organi responsabili della verifica giuridica
Figura 3.11. Fonte del mandato degli organi di controllo della regolamentazione
Figura 3.12. Procedura di selezione per la struttura di gestione degli organi responsabili del controllo della qualità degli strumenti di gestione della regolazione
Figura 3.13. Autorità responsabile delle decisioni sul budget da stanziare per gli organi per il controllo della qualità
Figura 3.14. Obblighi di resocontazione degli organi responsabili del controllo della qualità degli strumenti di gestione della regolazione
Figura 3.15. Elementi di AIR esaminati
Figura 3.16. Poteri degli organi responsabili del controllo della qualità
Figura 3.17. Tempi per il controllo della qualità della AIR
Figura 3.18. Relazioni sull’efficacia degli organi di controllo della regolamentazione responsabili del controllo della qualità
Figura 3.19. Rapporti di valutazione della politica della regolazione
Figura 3.20. Frequenza dei rapporti di valutazione
Figura 4.2. Autorità responsabili della presentazione della candidatura del consiglio e del vertice del regolatore
Figura 4.3. Autorità responsabili della nomina del consiglio e del vertice del regolatore
Figura 5.1. Numero di giurisdizioni che dispongono di una policy esplicita e resa pubblica o di una base giuridica per l’IRC
Figura 5.2. Organizzazione della supervisione delle pratiche o delle attività di cooperazione regolatoria internazionale
Figura 5.3. Autorità incaricate della supervisione della valutazione sistematica degli strumenti internazionali
Figura 5.4. Numero di giurisdizioni che hanno introdotto un requisito formale per l’esame di strumenti internazionali nel processo normativo (sinistra) e tipi di strumenti (destra)
Figura 5.5 Numero di giurisdizioni che hanno introdotto un requisito formale per la valutazione degli strumenti internazionali nel processo normativo (sinistra) e misure di sostegno (destra)
Figura 5.6. Numero di giurisdizioni che utilizzano metodi standardizzati per l’inclusione degli strumenti internazionali nella legislazione nazionale
Figura 5.7. Numero di giurisdizioni che hanno introdotto requisiti per l’esame dell’impatto sulle giurisdizioni estere, sull’apertura dei mercati o sul commercio nell’ambito della AIR
Figura 5.8. Strategie per la valutazione degli impatti sulle giurisdizioni straniere e tipi di giurisdizioni scelte per la valutazione di regolamenti subordinati
Figure 5.9. Numero di giurisdizioni che esamina i costi nelle valutazioni ex post della legislazione primaria o della regolamentazione secondaria, compresi i costi commerciali e di altri tipi in caso di differenze rispetto agli standard intern
Figura 5.10. Procedure nazionali per l’ottemperanza agli accordi dell’OMC sugli ostacoli tecnici agli scambi (TBT) e sull’applicazione delle misure sanitarie e fitosanitarie
Figura 5.11. Portata e struttura dello studio dell’OCSE del 2015 sulle organizzazioni internazionali
Figura 5.12. Pratiche delle organizzazioni internazionali relative al coinvolgimento dei destinatari dell’interventoper l’attività normativa e altre attività di IRC
Figura 5.13. Pratiche di valutazione delle organizzazioni internazionali per l’attività normativa e altre attività di IRC
Figura 5.14. Numero di giurisdizioni che hanno introdotto requisiti in materia di AIR per l’adozione o il recepimento di strumenti internazionali nella legislazione nazionale
Figura 5.15. Numero di giurisdizioni che esaminano l’attuazione degli strumenti internazionali a cui aderiscono
Figura 5.16. Numero di giurisdizioni in cui sussiste l’obbligo di coinvolgimento dei destinatari dell’interventoprima dell’adozione/recepimento degli strumenti internazionali nella legislazione nazionale
Figura 6.1. Quali organi hanno risposto all’indagine dell’OCSE sull’analisi comportamentale?
Figura 6.2. Da dove proviene il principale sostegno istituzionale all’impiego dell’approccio comportamentale?
Figura 6.3. L’impiego dell’approccio comportamentale è legato ad altre priorità, modifiche, riforme o strategie in materia organizzativa?
Figura 6.4. Sono state registrate forme di opposizione/critiche nei confronti dell’applicazione dell’analisi comportamentale?
Figura 6.5. Impiego dell’approccio comportamentale in funzione della fase del ciclo regolatorio
Riquadro 1.1. Insuccessi normativi che hanno fatto notizia
Riquadro 1.2. Esempi dei risultati ottenuti grazie alle strategie di riduzione degli oneri
Riquadro1.3. Che cosa si intende per qualità della regolazione?
Riquadro 1.4. Alcuni collegamenti preliminari tra la qualità della regolazione e la performance economica
Riquadro 1.5. Il crescente collegamento economico tra Paesi
Riquadro 1.6. I risultati dei sondaggi internazionali sulla fiducia
Riquadro 2.1. Definzioine degli indicatori compositi
Riquadro 3.1. Studio dell’OCSE sugli organi di controllo della regolamentazione
Riquadro 3.2. Elenco delle funzioni centrali e non centrali proposte da Renda e Castro
Riquadro 3.3. Composizione del gruppo di organi non dipartimentali indicati nel rapporto dell’OCSE
Riquadro 4.1. Riquadro 4.1. Riforme in materia di applicazione delle norme presso l’Autorità di regolazione brasiliana dell’energia elettrica (Agência Nacional de Energia Elétrica – ANEEL)
Riquadro 4.2. Valutazione della performance: gruppo di monitoraggio dei risultati del Governo scozzese
Riquadro 4.3. I sette principi di buona pratica dell’OCSE per la governance dei regolatori
Riquadro 4.4. L’istituzione di un sistema integrato di regolatori dell’energia in Messico
Riquadro 4.5. Creazione di una cultura dell’indipendenza: linee guida pratiche per il contrasto alle indebite influenze
Riquadro 4.6. Principi di buona pratica dell’OCSE per l’applicazione delle norme e le ispezioni
Riquadro 5.1. Il Principio sulla cooperazione regolatoria internazionale nella Raccomandazione del 2012
Riquadro 5.2. Quadro d’azione per la cooperazione regolatoria internazionale in Canada
Riquadro 5.3. Pratiche in Australia e Stati Uniti riguardanti la necessità di valutare gli standard internazionali e altri quadri regolatori pertinenti
Riquadro 5.4. Messico: valutazione dell’impatto della regolamentazione sul commercio estero
Riquadro 5.5. Studio dell’OCSE del 2015 sulle organizzazioni internazionali
Riquadro 6.1. Approccio comportamentale e politica della regolazione
 Riquadro 6.2. Lavori dell’OCSE sul quadro di responsabilizzazione necessario in materia di analisi comportamentale
Riquadro 6.3. Applicazione dell’analisi comportamentale volta alla tutela dei consumatori: regolazione del mercato delle telecomunicazioni in Colombia
Riquadro 6.4. Ottimizzare l’attuazione della regolamentazione tramite l’approccio comportamentale




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