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نویسندگان: Immanuel Kant
سری: Classici della filosofia
ISBN (شابک) : 9788858139400
ناشر: Laterza
سال نشر: 2019
تعداد صفحات: 1261
زبان: Italian
فرمت فایل : PDF (درصورت درخواست کاربر به PDF، EPUB یا AZW3 تبدیل می شود)
حجم فایل: 6 مگابایت
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آثار اساسی اندیشه فلسفی تمام دوران. در جلد شومیز، با متن موازی و وسایل کمک آموزشی جدید، ترجمه هایی که زبان فلسفی ایتالیایی قرن بیستم را تعریف کردند.
Le opere fondamentali del pensiero filosofico di tutti i tempi. In edizione economica, con testo a fronte e nuovi apparati didattici, le traduzioni che hanno definito il linguaggio filosofico italiano del Novecento.
Indice......Page 1257
Frontespizio......Page 2
Cronologia della vita e delle opere di Kant......Page 14
CRITICA DELLA RAGION PURA......Page 17
La fondazione della metafisica......Page 18
L’oggetto fisico......Page 19
L’oggetto matematico......Page 21
La critica come propedeutica......Page 22
La teoria dell’oggettivazione......Page 23
I presupposti......Page 24
Le condizioni della ricezione sensibile......Page 26
I nessi pensati dall’intelletto......Page 27
Lo schematismo......Page 28
L’unità dell’esperienza......Page 29
L’unità della deduzione......Page 30
Il rovesciamento del principio di Hume......Page 31
Lo «schematismo» del giudizio......Page 32
La fine della vecchia metafisica......Page 34
La riprova dell’idealismo trascendentale......Page 35
Razionalismo in funzione della scienza......Page 36
La fortuna della «Critica»......Page 39
La «Critica» nella filosofia contemporanea......Page 41
Nota al testo......Page 44
1909......Page 48
1918......Page 61
1966......Page 62
Critica della ragion pura......Page 64
Prefazione......Page 67
Prefazione alla seconda edizione......Page 74
I......Page 93
II......Page 94
III......Page 96
IV......Page 98
V......Page 100
VI......Page 103
VII......Page 106
I. Dottrina trascendentale degli elementi......Page 111
§ 1.......Page 112
§ 2. Esposizione metafisica di questo concetto......Page 113
§ 3. Esposizione trascendentale del concetto di spazio......Page 115
§ 4. Esposizione metafisica del concetto del tempo......Page 118
§ 5. Esposizione trascendentale del concetto del tempo......Page 119
§ 6. Corollari di questi concetti......Page 120
§ 7. Chiarimento......Page 122
§8. Osservazioni generali sull’estetica trascendentale......Page 125
I. Della logica in generale......Page 135
II. Della logica trascendentale......Page 138
III. Della divisione della logica generale in analitica e dialettica......Page 139
IV. Divisione della logica trascendentale in Analitica e Dialettica trascendentale......Page 142
I. Analitica trascendentale......Page 144
Libro Primo. Analitica dei concetti......Page 145
Sezione Prima. Dell’uso logico dell’intelletto in generale......Page 146
§9. Della funzione logica dell’intelletto nei giudizi......Page 148
§ 10. Dei concetti puri dell’intelletto o categorie......Page 152
§ 11.......Page 156
§ 12.......Page 158
§ 13. Dei princìpi di una deduzione trascendentale in generale......Page 160
§ 14. Passaggio alla deduzione trascendentale delle categorie......Page 164
§ 15. Della possibilità di una unificazione in generale......Page 167
§ 16. Dell’unità sintetica originaria dell’appercezione......Page 168
§ 17. Il principio dell’unità sintetica dell’appercezione è il principio supremo di ogni uso dell’intelletto......Page 170
§ 19. La forma logica di tutti i giudizi consiste nell’unità oggettiva dell’appercezione dei concetti in essi contenuti......Page 172
§ 21. Annotazione......Page 174
§ 22. La categoria non ha altro uso alla conoscenza delle cose che di esser applicata agli oggetti dell’esperienza......Page 175
§ 23.......Page 176
§ 24. Dell’applicazione delle categorie agli oggetti dei sensi in generale......Page 177
§ 25.......Page 181
§ 26. Deduzione trascendentale dell’uso empirico possibile in generale dei concetti puri dell’intelletto......Page 182
§ 27. Risultato di questa deduzione dei concetti dell’intelletto......Page 185
Libro Secondo. L’analitica dei princìpi......Page 190
Introduzione Del giudizio trascendentale in generale......Page 192
Capitolo Primo Dello schematismo dei concetti puri dell’intelletto......Page 195
Capitolo Secondo Sistema di tutti i princìpi dell’intelletto puro......Page 201
Sezione Prima. Del principio supremo di tutti i giudizi analitici......Page 202
Sezione Seconda. Del principio supremo di tutti i giudizi sintetici......Page 204
Sezione Terza. Rappresentazione sistematica di tutti i princìpi sintetici dell’intelletto puro......Page 206
1. Assiomi dell’intuizione......Page 208
2. Anticipazioni della percezione......Page 211
3. Analogie dell’esperienza......Page 217
A. Prima analogia: Principio della permanenza della sostanza.......Page 220
B. Seconda analogia: Principio della serie temporale secondo la legge della causalità.......Page 225
C. Terza analogia: Principio della simultaneità secondo la legge dell’azione vicendevole o reciprocità.......Page 237
4. I postulati del pensiero empirico in generale.......Page 242
Capitolo Terzo. Del principio della distinzione di tutti gli oggetti in generale in fenomeni e noumeni......Page 260
Appendice. Anfibolia dei concetti della riflessione per lo scambio dell’uso empirico dell’intelletto con l’uso trascendentale......Page 275
I. dell’apparenza trascendentale......Page 293
II. della ragion pura come sede dall’apparenza trascendentale......Page 296
Libro Primo. Dei concetti della ragion pura......Page 303
Sezione Prima. Delle idee in generale......Page 304
Sezione Seconda. Delle idee trascendentali......Page 308
Sezione Terza. Sistema delle idee trascendentali......Page 315
Libro Secondo. Dei raziocinii dialettici della ragion pura......Page 319
Capitolo Primo. Dei paralogismi della ragion pura......Page 321
Capitolo Secondo. L’antinomia della ragion pura......Page 338
Sezione Prima. Sistema delle idee cosmologiche......Page 339
Sezione Seconda. Antitetica della ragion pura......Page 345
Primo conflitto delle idee trascendentali......Page 348
Secondo conflitto delle idee trascendentali......Page 352
Terzo conflitto delle idee trascendentali......Page 357
Quarto conflitto delle idee trascendentali......Page 361
Sezione Terza. Dell’interesse della ragione in questo suo conflitto......Page 366
Sezione Quarta. Dei problemi trascendentali della ragion pura in quanto devono assolutamente poter essere risoluti......Page 373
Sezione Quinta. Rappresentazione scettica delle questioni cosmologiche per tutte quattro le idee trascendentali......Page 377
Sezione Sesta. L’idealismo trascendentale come chiave della soluzione della dialettica cosmologica......Page 380
Sezione Settima. Soluzione critica del conflitto cosmologico della ragione con se stessa......Page 384
Sezione Ottava. Principio regolativo della ragion pura rispetto alle idee cosmologiche......Page 389
Sezione Nona. Dell’uso empirico del principio regolativo della ragione rispetto a tutte le idee cosmologiche......Page 393
I. soluzione dell’idea cosmologica della totalità della riunione dei fenomeni in un universo......Page 394
II. Soluzione dell’idea cosmologica della totalità della divisione d’un tutto dato in una intuizione......Page 397
Osservazione finale sulla soluzione delle idee matematico-trascendentali e avvertenza preliminare per la soluzione delle idee dinamico-trascendentali......Page 400
III. soluzione delle idee cosmologiche della totalità della derivazione degli avvenimenti cosmici dalle loro cause......Page 402
Possibilità della causalità per la libertà in accordo con le leggi universali della necessità naturale......Page 405
Spiegazione dell’idea cosmologica di libertà in rapporto con la necessità universale della natura......Page 407
IV. soluzione dell’idea cosmologica della totalità della dipendenza dei fenomeni, rispetto alla loro esistenza in generale......Page 416
Osservazione finale intorno a tutta l’antinomia della ragion pura......Page 419
Sezione Prima. Dell’ideale in generale......Page 424
Sezione Seconda. Dell’ideale trascendentale (Prototypon trascendentale)......Page 426
Sezione Terza. Degli argomenti della ragion speculativa per dimostrare l’esistenza di un essere supremo......Page 432
Sezione Quarta. Dell’impossibilita di una prova ontologica dell’esistenza di dio......Page 436
Sezione Quinta. Dell’impossibilità di una prova cosmologica dell’esistenza di dio......Page 442
Scoperta e illustrazione dell’apparenza dialettica in tutte le prove trascendentali dell’esistenza di un essere necessario......Page 448
Sezione Sesta. Dell’impossibilità della prova fisico-teologica......Page 451
Sezione Settima. Critica di ogni teologia fondata su princìpi speculativi della ragione......Page 457
Dell’uso regolativo delle idee della ragion pura......Page 465
Dello scopo finale della dialettica naturale della ragione umana......Page 479
II. Dottrina trascendentale del metodo......Page 498
Capitolo Primo. La disciplina della ragion pura......Page 500
Sezione Prima. La disciplina della ragion pura nell’uso dommatico......Page 502
Sezione Seconda. La disciplina della ragion pura rispetto al suo uso polemico......Page 515
Della impossibilità di un appagamento scettico della ragione in disaccordo con se stessa......Page 525
Sezione Terza. La disciplina della ragion pura rispetto alle ipotesi......Page 531
Sezione Quarta. La disciplina della ragion pura rispetto alle sue dimostrazioni......Page 538
Capitolo Secondo. Il canone della ragion pura......Page 547
Sezione Prima. Dello scopo ultimo dell’uso della nostra ragione......Page 548
Sezione Seconda. Dell’ideale del sommo bene come principio determinante del fine ultimo della ragion pura......Page 551
Sezione Terza. Dell’opinione, della scienza e della fede......Page 560
Capitolo Terzo. L’architettonica della ragion pura......Page 567
Capitolo Quarto. La storia della ragion pura......Page 578
Appendice. Brani della prima edizione esclusi dalla seconda......Page 581
Sezione Seconda. Dei fondamenti a priori della possibilità dell’esperienza......Page 582
Sezione Terza. Del rapporto dell’intellettto con gli oggetti in generale e della possibilità di conoscere questi a priori......Page 592
Primo paralogismo: della sostanzialità......Page 601
Secondo paralogismo: della semplicità......Page 602
Terzo paralogismo: della personalità......Page 608
Quarto paralogismo: della idealità (del rapporto esterno)......Page 610
Considerazione sulla somma della psicologia pura in conseguenza di questi paralogismi......Page 617
Abbreviazioni......Page 631
CRITICA DELLA RAGION PRATICA......Page 655
Introduzione. Genesi e struttura dell’opera di Sergio Landucci......Page 656
Nota del traduttore......Page 676
Nota del revisore......Page 679
Critica della ragion pratica......Page 683
Prefazione......Page 684
Introduzione. Dell’idea di una critica della ragion pratica......Page 695
1. Dottrina degli elementi della ragion pura pratica......Page 697
Libro primo. Analitica della ragion pura pratica......Page 698
Scolio......Page 699
§ 2. Teorema I......Page 701
Corollario......Page 702
Scolio I......Page 703
Scolio II......Page 705
§ 4. Teorema III......Page 707
Scolio......Page 708
§ 5. Problema I......Page 709
Scolio......Page 710
§ 7. Legge fondamentale della ragion pura pratica......Page 711
Scolio......Page 712
Scolio......Page 713
§ 8. Teorema IV......Page 714
Scolio I......Page 715
Scolio II......Page 716
I. Della deduzione dei princìpi della ragion pura pratica......Page 723
II. Del diritto della ragion pura, nell’uso pratico, a una estensione che non le è possibile nell’uso speculativo per sé......Page 731
Capitolo secondo. Del concetto di un oggetto della ragion pura pratica......Page 739
Tavola delle categorie della libertà, in relazione ai concetti del bene e del male......Page 747
Della tipica del giudizio puro pratico......Page 748
Capitolo terzo. Dei moventi1 della ragion pura pratica......Page 753
Dilucidazione critica dell’analitica della ragion pura pratica......Page 769
Libro secondo. Dialettica della ragion pura pratica......Page 788
Capitolo primo. Di una dialettica della ragion pura pratica in generale......Page 789
Capitolo secondo Della dialettica della ragion pura nella determinazione del concetto del sommo bene......Page 792
I. L’antinomia della ragion pratica......Page 795
II. Soluzione critica dell’antinomia della ragion pratica......Page 796
III. Del primato della ragion pura pratica nella sua unione con la speculativa......Page 801
IV. L’immortalità dell’anima come un postulato della ragion pura pratica......Page 803
V. L’esistenza di Dio, come postulato della ragion pura pratica......Page 805
VI. Sui postulati della ragion pura pratica in generale......Page 811
VII. Come sia concepibile un’estensione della ragion pura, nel rispetto pratico, senza che perciò nello stesso tempo sia estesa la sua conoscenza come ragione speculativa......Page 813
VIII. Dell’adesione che deriva da un bisogno della ragion pura......Page 821
IX. Della proporzione saggiamente conveniente delle facoltà di conoscere dell’uomo rispetto alla sua destinazione pratica......Page 824
2. Dottrina del metodo della ragion pura pratica......Page 829
Conclusione......Page 840
Abbreviazioni......Page 843
CRITICA DEL GIUDIZIO......Page 855
Introduzione di Paolo D’Angelo......Page 856
Avvertenza alla presente edizione......Page 891
Prefazione del traduttore......Page 892
Nota del revisore......Page 899
Avvertenza del revisore......Page 903
Critica del giudizio......Page 904
Prefazione......Page 905
I. Della divisione della filosofia.......Page 909
II. Del dominio della filosofia in generale.......Page 911
III. Della critica del Giudizio come mezzo per riunire in un tutto le due parti della filosofia.......Page 914
IV. Del Giudizio come facoltà legislativa «a priori».......Page 916
V. Il principio della finalità formale della natura è un principio trascendentale del Giudizio.......Page 917
VI. Dell’unione del sentimento di piacere col concetto della finalità della natura.......Page 922
VII. Della rappresentazione estetica della finalità della natura.......Page 924
VIII. Della rappresentazione logica della finalità della natura.......Page 928
IX. Del legame tra la legislazione dell’intelletto e quella della ragione mediante il Giudizio.......Page 931
Parte prima. Critica del giudizio estetico......Page 935
Sezione prima. Analitica del giudizio estetico......Page 936
§ 1. Il giudizio di gusto è estetico.......Page 937
§ 2. Il piacere che determina il giudizio di gusto è scevro di ogni interesse.......Page 938
§ 3. Il piacere del piacevole è legato ad un interesse.......Page 939
§ 4. Il piacere che dà il buono è legato all’interesse.......Page 940
§ 5. Comparazione dei tre modi specificamente diversi del piacere.......Page 942
§ 7. Comparazione del bello col piacevole e col buono mediante l’osservazione precedente.......Page 944
§ 8. L’universalità del piacere in un giudizio estetico è rappresentata solo come soggettiva.......Page 946
§ 9. Esame della questione, se nel giudizio di gusto il sentimento di piacere preceda il giudizio sull’oggetto, o viceversa.......Page 949
§ 10. Della finalità in generale.......Page 952
§ 12. Il giudizio di gusto riposa su fondamenti «a priori».......Page 953
§ 14. Illustrazione con esempii.......Page 955
§ 15. Il giudizio di gusto è del tutto indipendente dal concetto della perfezione.......Page 958
§ 16. Il giudizio di gusto, col quale un oggetto è dichiarato bello sotto la condizione di un determinato concetto, non è puro.......Page 960
§ 17. Dell’ideale della bellezza.......Page 963
§ 19. La necessità soggettiva, che attribuiamo al giudizio di gusto, è condizionata.......Page 967
§ 21. Se si possa presupporre con ragione un senso comune.......Page 968
§ 22. La necessità dell’accordo universale, che è pensata in un giudizio di gusto, è una necessità soggettiva, che è rappresentata come oggettiva con la presupposizione di un senso comune.......Page 969
Nota generale alla prima sezione dell’analitica......Page 970
§ 23. Passaggio dalla facoltà del giudizio del bello a quella del sublime.......Page 975
§ 24. Della divisione di un’analisi del sentimento del sublime.......Page 977
§ 25. Definizione del termine «sublime».......Page 978
§ 26. Della valutazione delle grandezze delle cose naturali, richiesta dall’idea del sublime.......Page 981
§ 27. Della qualità del piacere nel giudizio del sublime.......Page 987
§ 28. Della natura in quanto potenza.......Page 990
§ 29. Della modalità del giudizio sul sublime della natura.......Page 994
Nota generale sull’esposizione dei giudizii estetici riflettenti......Page 996
Deduzione dei giudizii estetici puri......Page 1007
§ 30. La deduzione dei giudizii estetici sugli oggetti della natura non si può applicare a ciò che in questa chiamiamo sublime, ma soltanto al bello.......Page 1008
§ 31. Del metodo della deduzione dei giudizii di gusto.......Page 1009
§ 32. Prima proprietà del giudizio di gusto.......Page 1010
§ 33. Seconda proprietà del giudizio di gusto.......Page 1012
§ 34. Non può esservi alcun principio oggettivo del gusto.......Page 1013
§ 35. Il principio del gusto è il principio soggettivo del Giudizio in generale.......Page 1014
§ 36. Del problema di una deduzione dei giudizii di gusto.......Page 1016
§ 38. Deduzione dei giudizii di gusto.......Page 1017
§ 39. Della comunicabilità di una sensazione.......Page 1019
§ 40. Del gusto come una specie di «sensus communis».......Page 1020
§ 41. Dell’interesse empirico per il bello.......Page 1023
§ 42. Dell’interesse intellettuale per il bello.......Page 1025
§ 43. Dell’arte in generale.......Page 1029
§ 44. Dell’arte bella.......Page 1031
§ 45. L’arte bella è un’arte in quanto ha l’apparenza della natura.......Page 1032
§ 46. L’arte bella è arte del genio.......Page 1033
§ 47. Spiegazione e conferma della precedente definizione del genio.......Page 1034
§ 48. Del rapporto del genio col gusto.......Page 1036
§ 49. Delle facoltà dell’animo, che costituiscono il genio.......Page 1038
§ 51. Della divisione delle belle arti.......Page 1044
§ 52. Dell’unione delle belle arti in un unico prodotto.......Page 1049
§ 53. Comparazione del valore estetico delle belle arti.......Page 1050
§ 54. Nota......Page 1053
§ 56. Esposizione dell’antinomia del gusto.......Page 1061
§ 57. Soluzione dell’antinomia del gusto.......Page 1062
§ 58. Dell’idealismo della finalità tanto della natura che dell’arte, come principio unico del Giudizio estetico.......Page 1069
§ 59. Della bellezza come simbolo della moralità.......Page 1073
§ 60. Della metodologia del gusto.......Page 1078
§ 61. Della finalità oggettiva della natura.......Page 1080
§ 62. Della finalità oggettiva che è semplicemente formale, a differenza di quella materiale.......Page 1083
§ 63. Della finalità relativa della natura, a differenza della finalità interna.......Page 1087
§ 64. Del carattere proprio delle cose in quanto fini della natura.......Page 1090
§ 65. Le cose, in quanto fini della natura, sono esseri organizzati.......Page 1092
§ 66. Del principio del giudizio sulla finalità interna negli esseri organizzati.......Page 1095
§ 67. Del principio del giudizio teleologico sulla natura considerata in generale come un sistema di fini.......Page 1097
§ 68. Del principio della teleologia come principio interno della scienza della natura.......Page 1100
§ 69. Che cos’è un’antinomia del Giudizio?......Page 1104
§ 70. Esposizione di questa antinomia.......Page 1105
§ 71. Preparazione alla soluzione della precedente antinomia.......Page 1107
§ 72. Dei diversi sistemi sulla finalità della natura.......Page 1108
§ 73. Nessuno dei precedenti sistemi mantiene ciò che promette.......Page 1111
§ 74. La causa dell’impossibilità di trattare dommaticamente il concetto d’una tecnica della natura e l’inesplicabilità d’uno scopo naturale.......Page 1114
§ 75. Il concetto d’una finalità oggettiva della natura è un principio critico della ragione pel Giudizio riflettente.......Page 1116
§ 76. Nota.......Page 1119
§ 77. Della proprietà dell’intelletto umano per cui il concetto d’un fine della natura è possibile per noi.......Page 1123
§ 78. Dell’unione del principio del meccanismo universale della materia col principio teleologico nella tecnica della natura.......Page 1128
§ 79. Se la teleologia debba esser trattata come appartenente alla scienza della natura.......Page 1134
§ 80. Della subordinazione necessaria del principio del meccanismo al principio teleologico nell’esplicazione di una cosa come fine della natura.......Page 1135
§ 81. Dell’associazione del meccanismo col principio teleologico nella spiegazione d’un fine della natura, considerato come prodotto naturale.......Page 1139
§ 82. Del sistema teleologico nei rapporti esterni degli esseri organizzati.......Page 1141
§ 83. Dello scopo ultimo della natura in quanto sistema teleologico.......Page 1146
§ 84. Dello scopo finale dell’esistenza d’un mondo, vale a dire della creazione stessa.......Page 1150
§ 85. Della fisico-teologia.......Page 1151
§ 86. Dell’etico-teologia.......Page 1157
§ 87. Della prova morale dell’esistenza di Dio.......Page 1161
§ 88. Limitazione della validità della prova morale.......Page 1166
§ 89. Dell’utilità dell’argomento morale.......Page 1172
§ 90. Della qualità dell’adesione ad una prova teleologica dell’esistenza di Dio.......Page 1173
§ 91. Della qualità dell’adesione per mezzo di una fede pratica.......Page 1178
Nota generale alla teleologia......Page 1189
Sigle......Page 1200